giovedì 27 maggio 2010

Così, coniugando male i verbi.

Domani ho deciso che m' innamoro di te.
Non per rinfrescare l' aria qui dentro e per fingere di aver perso l' attenzione per i tuoi piccoli nei.

No.

Solo per ricordare ad un letto e ad un cuscino, che quando non ci sei, fa la differenza.
La differenza che passa tra una giornata di eterno vomitare et rivomitare e una mattina al letto. Così, al letto. Parlando, e coniugando anche male i verbi.

martedì 16 marzo 2010

La verità

Nient'altro che la verità.

venerdì 12 marzo 2010

La sua dimensione

Sarà che per me, avere trentasei gradi, significa abbracciare Lucifero all' inferno, con solo un giornale a disposizione per farsi aria, piegato a mo' di ventaglio.
Sarà che tre film al giorno danneggiano il mio cervello già gravemente minato, simulando al suo interno l' effetto dell' LSD.
Sarà che quando ti strappano dai miei abbracci deboli, si portano dietro una parte di me. Una di quelle che fa male, molto male se esportata, ma senza la quale prima o poi, ti abitui a vivere. Prima o poi.
Sarà che per te, scappare, è diventato un hobby. Abbandonare la mia dimensione, per entrare nella sua, di dimensione.

Le fughe da quattro soldi, che giovano come può giovare la maratona di New York, sono pessime. PESSIME.

mercoledì 3 marzo 2010

Suicidio stoico

Lasciamoci, ora.

Seriamente.

Un atto nichilista di amore incondizionato e distruttivo. Caotico. Potente.

Suicidio stoico per un attimo di perfezione.

Lo cerchiamo da anni, ce lo abbiamo ad un passo e abbiamo troppa paura.

lunedì 1 marzo 2010

io no.

smettila di dimenticare, smettila smettila smettila!

martedì 8 dicembre 2009

Ho bisogno di questa cosa come di un buco del culo coi denti

Mi viene da ridere.
Una russa, una bambina russa che spunta e mi chiede cosa significa la mia frase. Per me nulla. Per lei anche.
Quanto ci modifica il territorio; mi viene in mente lo zio. Lo zio - Francia, che conversa in italiano e all' improvviso, tutto preso dalla conversazione si mette a parlare in francese, senza rendersene minimamente conto, come se fosse una cosa normalissima e senza scomporsi minimamente nel momento in cui gli fai notare che tu, di tutto quel discorso, non hai capito un cazzo.

Parlami in tutte le lingue che vuoi, probabilmente non ti capirò. Neanche se parli la mia lingua madre (quella non è la mia, è di mia madre).
Io parlo la Lingua, quella mia, personale. Quella che ti ostini a voler interpretare ogni volta, con un contatto diretto; lingua e lingua.

mnye etoh nadoh kahk zoobee v zadnetze.

venerdì 4 dicembre 2009

Pioggia

Ho il presentimento che l' antagonista, sia la pioggia.

Mi sta bagnando le scarpe, quelle belle. Quelle che piacciono tanto a me. Quelle che mia madre mi dice sempre di non mettere, ma che puntualmente, senza farmi vedere, infilo ai piedi prima di scendere. Scappo per il corridoio, salutando un po' per obbligo e un po' per non farle avere sospetti, anche se so che nel momento in cui tirerò la maniglia e aprirò la porta lei urlerà dall' altra stanza: "Non hai messo le scarpe marroni, vero?" ottenendo come risposta solo lo sbam della porta d' ingresso.

Mi sta bagnando i capelli. Quelli che lascio sotto la pioggia per tanto tempo fino a farli attaccare completamente al viso, quasi come se fossero resina d' albero. Quasi come consolazione, in assenza di un pavimento gelido dove stendersi e dormire. I capelli si bagnano. E il blu mi scivola sul viso, giù giù giù; non so più dove finisce, non lo trovo sui vestiti. L' unica cosa che resta, è il verde - giallo tra i miei capelli.

L' unica cosa che resta della pioggia. E di Te.

lunedì 30 novembre 2009

Amen.

Ovviamente siamo ripetitivi. Ho praticamente perso il conto di tutte le volte in cui le nostre bocce hanno chiesto "facciamo l' amore?".
Sembra quasi una formula liturgica di chiusura, sai, tipo Amen.
"Andate in pace...facciamo l' amore?"
Che so, è come dire "passami il pane". Tipo una richiesta, fatta con molto disinteresse. Il pane potresti tranquillamente andarlo a prendere tu, ma per accorciare i tempi decidi di fartelo passare da un altro. Amen. Come un catalizzatore, credo.
Bene, se quello serve per buttare giù l' energia di stocazzo, la nostra bella formula serve per buttare giù i fraintendimenti, a quanto pare. Come un enzima, un passami il pane e amen. Buttiamo tutto giù;

Amen.

domenica 8 novembre 2009

Grazie

Sii felice. Ieri mi hai ammazzata per circa due ore consecutive.



Torna prima che puoi.

venerdì 30 ottobre 2009

Fai come vuoi

Trovami qualcosa che importi.

No, davvero.

domenica 25 ottobre 2009

Aggettivi possessivi

Ho un serio problema con gli aggettivi possessivi. In particolare con il tuo uso dell' aggettivo possessivo di prima persona singolare, femminile.
Mia.

Questa mania di possederMi mi destabilizza, devo dire.
Attraverso perennemente due fasi sentendoti definirmi tua.

- La prima è un mostro enorme chiamato odio verso questa mania del mondo di possedere, mischiata ad un mio non velato odio per patriarcato e figura maschile dominante, in generale.
- La seconda fase consiste nel prendere un enorme iceberg dal Polo nord e guardarlo mentre si scioglie sotto il sole della latitudine 0. Fa tenerezza, se ci pensi.

Se mai si dovesse concludere, questa lotta, con la vittoria della mia prima fase, credo che definirei la mia, una pseudo vittoria pirrica.

Non voglio pagare un prezzo così alto.

martedì 13 ottobre 2009

Ovazione per le proteine

"Certo che continuerò a dividere con te le mie proteine; non dovresti neanche chiederlo."


Questa è più di una promessa.
Questa è una dimostrazione di seria fedeltà;


Un applauso per le proteine, prego.

domenica 11 ottobre 2009

Psiconoi

Un giorno mi dirai che tutto questo sarà un'interessante documentario sulla follia degli uomini.

Un anno di pellicole gettato al vento per dimostrare che la sanità mentale risiede lontano da ogni cosa che riguardi minimamente noi.

venerdì 9 ottobre 2009

Won't let you down

Sembra quasi un tuo lavoro, simile al volontariato nel terzo mondo.

Perciò, hai pensato bene di lasciarmi otto parole in riga e sottintendere troppo.
Sottinteso tutto, hai dichiarato di odiarmi.
Tiodiouno.
Tiodiodue.
Tiodiotre.
Tiodioquattro.
Tiodiocinque.
Ti odio in tante - in TROPPE - lingue.

Hai qualcosa da aggiungere (?) !

giovedì 8 ottobre 2009

Timetable

Hai puntualmente un quarto di secolo di ritardo rispetto a me.

E parli troppo poco per recuperare.